L'ansia può essere vista come un meccanismo di difesa messo in atto dal nostro organismo per affrontare le sollecitazioni alle quali siamo quotidianamente sottoposti. In modo del tutto involontario si innescano una serie di risposte fisiologiche, atte ad anticipare la percezione del pericolo prima ancora che si sia chiaramente manifestato. Il meccanismo viene chiamato "combatti e fuggi": si individua il pericolo e si affronta nella maniera più adeguata o si tende ad evitarlo e a fuggire. Una volta finito lo stato di allrme, il corpo dovrebbe ritornare ad una situazione di equilibrio e calma recuperando le energie. Se però non riusciamo a superare positivamente una situazione di pericolo o se allo stato d'allarme non corrisponde un pericolo reale da affrontare e risolve, allora l'ansia diviene una risposta sproporzionata e si rende necessario un intervento terapeutico. L'ansia può essere essere considerata come una complessa combinazione di emozioni negative che includono paura, apprensione e preoccupazione, accompagnate da sensazioni fisiche come palpitazioni, dolori al petto e/o respiro corto, nausea, tremore interno, pallore della pelle, sudore e dilatazione papillare. Il disturbio d'ansia generalizzato (GAD) è un disturbo cronico e inabilitante caratterizzato dall'eccessiva e irrealistica preoccupazione da parte del soggetto verso un probabile evento. Il disturbo colpisce soprattutto le donne) con una frequenza doppia rispetto agli uomini) e gli anziani, specie se affetti malattie croniche. Ogni caso deve essere trattato nella sua singolarità tenendo conto del soggetto e dell'entità del disturbo. Ad oggi è possibile contrastare il GAD attraverso tecniche di rilassamento, trattamenti farmacologici e psicoterapia, che possono essere attuati singolarmente o in combinazione tra loro. Le tecniche di rilassamento sono da prediligere per forme lievi di ansia e stress e comprendono sedute di meditazione come yoga, massaggi, tecniche di respirazione profonda, visualizzazione mentale guidata, una passeggiata all'aria aperta o l'ascolto della musica preferita. Se la fonte di stress è intensa il medico può decidere di optare per un trattamento farmacologico. In questo caso al paziente viene chiesto il totale impegno nel seguire le indicaizoni del trattamento e di non avere fretta di vedere miglioramenti dei sintomi in quanto gli effetti si manifestano dopo 2-4 settimane dall'inizio della terapia. Il trattamento farmacologico deve essere interrotto gradualmente con dosi decrescenti, secondo le disposizioni del medico. Per avere un controllo del disturbo d'ansia a lungo termine, sarebbe raccomandabile accostare al trattamento farmacologico una terapia comportamentale.