I nemici dell'umore: l'insonnia

I nemici dell'umore: l'insonnia

Il sonno è un processo fisiologico attivo che coinvolge diverse componenti del sistema nervoso centrale; esistono infatti cellule del nostro cervello che risultano più attive durante il sonno. Dormire poco o male può avere delle ripercussioni sulla qualità della vita durante il giorno, riducendo le prestazioni lavorative o scolastiche, e se questa cattiva abitudine si protrae per giorni o settimane, l'effetto ricade sull'umore e ci predispone a situazioni di stress che possono portare ansia e depressione. Il sonno è caratterizzato da due fasi principali che si alternano durante tutta la notte: la fase non-REM, nota anche come sonno lento, suddivisa a sua volta in 4 stadi (dalla fase diaddormentamento fino al sonno profondo), e la fase REM, caratterizzata da rapidi movimenti oculari ed elevata attività cerebrale, durante la quale avvengono i sogni. Durante l'arco della nostra vita il fabbisogno di sonno cambia e diminuisce con l'avanzare dell'età; un neonato dorme fino a 18 ore al giorno, l'adolescente 9-10 ore, un adulto 7-8 ore mentre l'anziano necessita di 6 ore di sonno. Queste sono indicazioni puramente teoriche, in quanto ogni individuo, in base all'intensità e alla durata delle attività diurne, deve determinare il proprio fabbisogno di sonno. Di conseguenza ciò che conta realmente è la qualità del sonno.

L'insonnia rientra nella categoria dei disturbi del sonno e viene definita come un'alterazione del ciclo sonno-veglia, caratterizzata dall'incapacità di prendere sonno. Questo stato porta l'individuo a spossatezza, perdita di concentrazione e irritabilità, con conseguente riduzione del benessere e incapacità di svolgere attività quotidiane in modo efficiente. Esistono diverse forme d'insonnia che possono essere identificate secondo tre criteri: durata, causa sacatenante e tipologia.

DURATA:

- Insonnia di circostanza: si presenta solo in periodi isolati o persiste per pochi giorni soprattutto in presenza di stress.

- Insonnia transitoria: si protrae per poco meno di tre settimane e anch'essa è legata a periodi di forte stress.

- Insonnia cronica: si protrae per più di tre settimane e richiede un intervento farmacologico.

CAUSA SCATENANTE:

- Primaria: non esistono ragioni ambientali od organiche che possano spiegare il disturbo.

- Secondaria: la causa è riconducibile ad un fatto scatenante come ad esempio tensioni familiari, difficoltà finanziarie o lavorative.

TIPOLOGIA DI MANIFESTAZIONE:

- Iniziale: difficoltà di addormentarsi.

- Centrale: il ciclo del sonno è interrotto da risvegli ripetuti.

- Terminale: il risveglio avviene molto precocemente (anche in piena notte) con impossibilità di riaddormentarsi.

Alcune semplici regolare per combattere l'insonnia:

- Cercare di andare a letto e svegliarsi ogni giorno più o meno alla stessa ora.

- Non dimenticarsi di fare un'abbondante colazione.

- Vivere in ambienti luminosi ed esporsi alla luce del sole.

- Evìtare cene abbondanti e di mangiare subito prima di andare a letto.

- Non assumere quantità eccessive di bevande eccitanti durante l'arco della giornata e preferire bevande rilassanti la sera (latte caldo, tisane...).

- Consumare alcolici con moderazione e preferibilmente evitarli nelle ore serali.

- Non fumare prima di andare a dormire o al risveglio.

- Non guardare la televisione o non lavorare al computer prima di coricarsi.

- Leggere un libro o svolgere attività rilassanti come ad esempio un bagno tiepido.

- Svolgere regolarmente attività fisica durante la giornata.

- Mantenere una temperatura ambientale adeguata (15-18°C) nella stanza in cui si dorme, riducendo al minimo rumori e illuminazione.

La fitoterapia da secoli ha l'obiettivo di curare alla radice il disturbo del sonno; esistono diverse erbe come l'escholtzia, il tiglio, la passiflora, il luppolo, la lavanda, la valeriana, la camomilla, il biancospino e la melissa che possono essere assunte da sole o in combinazione tra loro, al fine di contrastare l'insonnia. Il sonno può essere favorito anche grazie all'integrazione di magnesio, un minerale molto importante per il funzionamento delle cellule cerebrali. Questo minerale è facilmente assumibile attraverso alimenti come cacao, mandorle, noci, germe di grano, soia, fichi, pesce, crostacei e latticini. Nei casi più gravi, soprattutto nei casi di insonnia cronica primaria o secondaria, il medico può optare per un trattamento farmacologico.

Postato in data 10/12/2019 Home, Salute e Sanitaria 0 1122

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